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Arabia Saudita ha aderito all’apostilla?

Sì, l’Arabia Saudita ha aderito alla Convenzione dell’Aia del 1961 sulla soppressione dell’autenticazione degli atti pubblici stranieri, comunemente nota come “Convenzione dell’Apostilla”, il 14 febbraio 2019. Ciò significa che i documenti ufficiali emessi in Arabia Saudita e autenticati con un’apostilla sono riconosciuti come validi in tutti i paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Apostilla. Tuttavia, è importante notare che l’Arabia Saudita ha alcune eccezioni per quanto riguarda i tipi di documenti che possono essere apostillati, quindi è sempre consigliabile verificare le specifiche dell’apostilla richiesta per il proprio documento.

Le banche sistemiche

Le banche sistemiche sono banche che, a causa delle loro dimensioni e dell’importanza del loro ruolo nel sistema finanziario, sono considerate cruciali per la stabilità del sistema stesso. Una banca sistematica viene normalmente considerata infallibile,  ma se dovesse avvenire, potrebbe causare una crisi finanziaria sistematica, con gravi ripercussioni sull’economia globale.

Le banche sistemiche sono identificate dalle autorità di regolamentazione in base ai loro asset, alla loro interconnessione con il sistema finanziario, alla loro complessità e ad altri fattori. L’obiettivo della regolamentazione delle banche sistemiche è quello di minimizzare il rischio sistemico e proteggere l’economia globale dalle crisi finanziarie.

Le banche sistemiche sono soggette a norme e regolamentazioni specifiche volte a limitare il rischio sistemico che possono causare. Ad esempio, possono essere soggette a requisiti patrimoniali più elevati, limitazioni sui prestiti e sui dividendi e maggiori controlli da parte delle autorità di regolamentazione.

Alcuni esempi di banche sistemiche sono JPMorgan Chase, Citigroup, Deutsche Bank, HSBC, Barclays, Bank of America, Credit Suisse e molti altri. Le banche sistemiche sono considerate un elemento importante della regolamentazione finanziaria globale e la loro gestione è seguita con attenzione dalle autorità di regolamentazione finanziaria e dai mercati finanziari.

Residenti in Italia – dichiarazione nel Modello RW

Il modulo RW è utilizzato per la dichiarazione dei redditi dei contribuenti italiani che detengono conti correnti, depositi o titoli presso intermediari esteri. Se sei residente fiscale in Italia e detieni conti esteri, sei tenuto a dichiararli all’Agenzia delle Entrate compilando il modulo RW.

La dichiarazione dei conti esteri va effettuata annualmente, entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento. Ad esempio, se detenevi un conto estero nel 2022, dovresti dichiararlo entro il 30 settembre 2023, compilando il modulo RW.

Per compilare il modulo RW è necessario fornire le informazioni richieste riguardo ai conti esteri detenuti, come il paese in cui si trova l’intermediario finanziario, il tipo di conto (corrente, deposito, titoli, ecc.), il saldo medio annuo del conto e il codice fiscale dell’intermediario finanziario.

In caso di mancata dichiarazione dei conti esteri, è possibile incorrere in sanzioni pecuniarie. È importante, quindi, assicurarsi di adempiere agli obblighi fiscali previsti dalla legge.

Ti consiglio di rivolgerti a un commercialista o a un professionista del settore fiscale per maggiori informazioni e assistenza nella compilazione del modulo RW.

La tabella di uso catastale

La tabella di uso catastale è un documento ufficiale che classifica le proprietà immobiliari in base alla loro destinazione d’uso, ai fini della tassazione e della gestione del catasto. In Italia, la tabella di uso catastale è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

La tabella di uso catastale suddivide le proprietà in diverse categorie di destinazione d’uso, tra cui:

Categoria A: destinata ad uso abitativo, ovvero ad uso residenziale;

Categoria B: destinata ad uso produttivo, ovvero ad uso industriale o artigianale;

Categoria C: destinata ad uso commerciale, ovvero ad uso di negozi, uffici, ecc.;

Categoria D: destinata ad uso direzionale, ovvero ad uso di uffici e sedi direzionali;

Categoria E: destinata ad uso ricreativo, ovvero ad uso di strutture turistiche, sportive, culturali, ecc.;

Categoria F: destinata ad uso di servizi pubblici, ovvero ad uso di strutture ospedaliere, scolastiche, carcerarie, ecc.;

Categoria G: destinata ad uso agricolo, ovvero ad uso di terreni coltivati, boschi, pascoli, ecc.;

Categoria H: destinata ad uso speciale, ovvero ad uso di infrastrutture, parcheggi, cimiteri, ecc.

La tabella di uso catastale è importante perché determina l’aliquota dell’Imposta Municipale Propria (IMU) e dell’Imposta Unica Comunale (IUC) da pagare sulle proprietà immobiliari, nonché le modalità di gestione del catasto e le norme urbanistiche da rispettare per la costruzione e la ristrutturazione degli immobili.

Perché aprire un conto corrente in Lussemburgo?

Aprire un conto corrente in Lussemburgo può offrire diversi vantaggi, sebbene non sia adatto a tutti. I principali motivi per aprire un conto in Lussemburgo sono:

Privacy e riservatezza: Il Lussemburgo è noto per la sua forte protezione della privacy finanziaria e della riservatezza dei clienti. Questo può essere particolarmente interessante per coloro che desiderano proteggere la loro identità e le loro informazioni finanziarie.
Stabilità economica e politica: Il Lussemburgo è uno dei paesi economicamente più stabili e politicamente sicuri al mondo. Questa stabilità può essere attraente per gli investitori che cercano un ambiente sicuro e protetto per i loro capitali.
Sistema bancario solido: Le banche lussemburghesi sono note per la loro solidità e affidabilità, con elevate valutazioni di credito e una stretta supervisione da parte delle autorità di regolamentazione.
Diversificazione dei rischi: Aprire un conto corrente in un altro paese può essere una buona strategia per diversificare i rischi geografici e valutari, specialmente se vivi in un paese con un’economia instabile o con una valuta debole.
Servizi bancari internazionali: Le banche lussemburghesi offrono una vasta gamma di servizi bancari internazionali, tra cui gestione del patrimonio, servizi di private banking e consulenza fiscale.
Regime fiscale favorevole: Il Lussemburgo ha un regime fiscale relativamente favorevole per gli investitori stranieri, con trattati fiscali internazionali che possono ridurre la doppia imposizione e agevolazioni fiscali per determinati tipi di reddito.
Tuttavia, è importante notare che aprire un conto corrente in Lussemburgo potrebbe non essere adatto a tutti. Le leggi e i regolamenti bancari internazionali si sono inaspriti negli ultimi anni, rendendo più difficile per i cittadini di alcuni paesi aprire conti all’estero. Inoltre, le banche lussemburghesi potrebbero richiedere depositi minimi elevati o addebitare commissioni più alte rispetto alle banche nel tuo paese di residenza.

È importante valutare attentamente i pro e i contro di aprire un conto corrente in Lussemburgo, tenendo conto delle proprie esigenze e circostanze personali. Consultare un consulente finanziario o legale può essere utile per prendere una decisione informata.

Cosa sono le Soparfi Holding Lussemburgo?

Le SOPARFI (Société de Participations Financières) sono società holding del Lussemburgo utilizzate principalmente per gestire partecipazioni finanziarie in altre società. Queste società holding sono molto diffuse in Lussemburgo grazie al favorevole regime fiscale del paese e alle numerose convenzioni fiscali bilaterali stipulate con altri paesi.

Le SOPARFI sono strumenti di pianificazione fiscale e di asset management, consentendo la detenzione e la gestione di partecipazioni in altre società, sia a livello nazionale che internazionale. Esse possono anche essere utilizzate per finanziare altre società attraverso prestiti, garanzie o altre operazioni finanziarie.

Le SOPARFI non sono soggette a specifiche restrizioni riguardo al tipo di attività o al settore industriale delle società in cui detengono partecipazioni, rendendole strumenti flessibili e versatili.

Tra i vantaggi fiscali delle SOPARFI in Lussemburgo, si annoverano:

Esenzione dall’imposta sul reddito delle società per i dividendi ricevuti da società partecipate qualificate, a determinate condizioni.
Esenzione dall’imposta sul reddito delle società per le plusvalenze realizzate sulla vendita di partecipazioni qualificate, a determinate condizioni.
Nessuna ritenuta alla fonte sul pagamento di interessi e royalty a società residenti o non residenti.
Possibilità di beneficiare delle convenzioni fiscali bilaterali stipulate tra Lussemburgo e altri paesi, che possono ridurre o eliminare le ritenute alla fonte sui dividendi, interessi e royalty pagati all’estero.
È importante sottolineare che l’utilizzo delle SOPARFI per la pianificazione fiscale internazionale dovrebbe essere fatto in modo legittimo e conforme alle leggi e alle normative fiscali vigenti. Negli ultimi anni, gli sforzi internazionali per contrastare l’evasione fiscale e l’erosione della base imponibile hanno portato all’adozione di regole e standard globali, come l’OCSE Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) e la direttiva europea Anti-Tax Avoidance (ATAD), che mirano a prevenire l’abuso di strutture societarie e fiscali.

Le pesanti direttive OCSE contro i paradisi fiscali

Le direttive dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) contro i paradisi fiscali sono state introdotte per contrastare l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e altre attività illegali. Le politiche mirano a migliorare la trasparenza fiscale e la cooperazione tra le autorità fiscali internazionali. Queste direttive si basano su diversi principi chiave:

Scambio di informazioni: L’OCSE promuove lo scambio automatico di informazioni tra i paesi membri e gli altri paesi che aderiscono alle sue direttive. Questo scambio di informazioni consente alle autorità fiscali di avere accesso a dati relativi a conti bancari, investimenti e altre attività finanziarie dei contribuenti.
Trasparenza fiscale: I paesi sono incoraggiati a migliorare la trasparenza fiscale, adottando norme e regolamenti che impediscono la creazione di strutture opache, come società offshore e trust, che possono essere utilizzate per nascondere la proprietà effettiva delle attività.
Cooperazione internazionale: L’OCSE sostiene la cooperazione tra le autorità fiscali dei paesi membri e altri paesi che aderiscono alle sue direttive, per facilitare indagini e azioni legali contro l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro.
Revisione dei regimi fiscali preferenziali: L’OCSE esamina regolarmente i regimi fiscali preferenziali dei paesi membri e raccomanda modifiche per garantire che non favoriscano l’evasione fiscale o il riciclaggio di denaro.
Lista nera dei paradisi fiscali non cooperativi: L’OCSE mantiene una lista di giurisdizioni non cooperative, che non rispettano gli standard internazionali in materia di trasparenza fiscale e scambio di informazioni. I paesi inclusi in questa lista possono essere soggetti a sanzioni e altre misure restrittive da parte dei paesi membri dell’OCSE e di altre organizzazioni internazionali.

Cos’è la e-residence digital ID Estonia

L’e-Residency (residenza digitale) è un programma avviato dall’Estonia nel 2014 che offre a persone di tutto il mondo la possibilità di diventare e-residenti virtuali dell’Estonia e di accedere ai servizi digitali del paese. L’e-Resident Digital ID è una carta d’identità digitale che conferisce all’individuo lo status di e-residente.

Con l’e-Residency, gli individui possono:

Creare e gestire un’azienda online in Estonia, anche se non vivono nel paese. L’Estonia offre un ambiente aziendale favorevole, con un sistema fiscale vantaggioso e una burocrazia ridotta.
Aprire e gestire un conto bancario estone, facilitando le transazioni finanziarie internazionali.
Avere accesso a servizi di notifica e firma digitale, utilizzando la piattaforma di servizi digitali dell’Estonia.
Accedere a servizi di e-government, come la presentazione di dichiarazioni fiscali, ottenere permessi e autorizzazioni, e comunicare con le autorità pubbliche.
Per ottenere l’e-Resident Digital ID, è necessario presentare una domanda online, fornire documenti di identità e pagare una tassa. Dopo l’approvazione della domanda, l’individuo riceverà la carta d’identità digitale con un kit di lettore di smart card e istruzioni su come utilizzarlo.

È importante notare che l’e-Residency non conferisce la cittadinanza estone, il diritto di voto, né il diritto di entrare o soggiornare in Estonia o nell’area Schengen. Si tratta piuttosto di un programma che mira a promuovere l’economia digitale e a facilitare l’accesso ai servizi online estoni.

Cos’è il BEPS?

Il BEPS, acronimo di “Base Erosion and Profit Shifting” (Erosione della base imponibile e trasferimento degli utili), è un progetto avviato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e dal G20 nel 2013. L’obiettivo del progetto BEPS è contrastare le pratiche fiscali aggressive adottate da alcune multinazionali, che spostano i loro profitti in paesi con regimi fiscali più favorevoli per ridurre il pagamento delle imposte.

Le strategie di BEPS si basano sull’exploit di lacune e discrepanze nelle normative fiscali internazionali, permettendo alle imprese di spostare i profitti in paesi a bassa o nulla imposizione, anche se queste attività non hanno una reale presenza economica in tali paesi. Queste pratiche minano la base imponibile dei paesi in cui l’impresa opera effettivamente e comportano una perdita di entrate fiscali per questi paesi.

Per affrontare il problema del BEPS, l’OCSE ha sviluppato un piano d’azione composto da 15 punti, che fornisce raccomandazioni e linee guida per i governi su come affrontare le pratiche fiscali aggressive e l’erosione della base imponibile. Queste misure includono, tra l’altro, la trasparenza fiscale, l’armonizzazione delle norme internazionali e la cooperazione tra le autorità fiscali dei vari paesi.

Cos’è la CRS?

La CRS (Common Reporting Standard) è uno standard globale per lo scambio automatico di informazioni fiscali tra le autorità fiscali di diversi paesi. L’obiettivo principale della CRS è combattere l’evasione fiscale e migliorare la trasparenza fiscale a livello internazionale. Questo standard è stato sviluppato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e adottato da oltre 100 paesi.

In base alla CRS, le istituzioni finanziarie (come banche, compagnie di assicurazione e società di gestione di fondi) hanno l’obbligo di raccogliere e segnalare informazioni fiscali sulle persone e le entità che detengono conti finanziari in un paese diverso dal loro paese di residenza fiscale. Queste informazioni vengono poi scambiate automaticamente tra le autorità fiscali dei paesi partecipanti, solitamente su base annuale.

Le informazioni scambiate possono includere dettagli come il nome del titolare del conto, l’indirizzo, il numero di identificazione fiscale, il saldo del conto e le entrate da interessi, dividendi e altri proventi finanziari. L’adozione dello standard CRS mira a scoraggiare l’utilizzo di paradisi fiscali e a garantire che i contribuenti paghino le tasse dovute nel loro paese di residenza.